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Telepedaggio europeo, ok della Commissione trasporti UE al dispositivo unico
I veicoli pesanti potranno viaggiare nei Paesi dell’Unione Europea montando
un unico dispositivo che funzionerà su tutte le autostrade continentali.
Via libera dal 2023 anche all’eurobollo “chilometrico” per autocarri
Un unico dispositivo per tutte le autostrade UE.
È l’obiettivo dell'Unione Europea, ufficializzato ieri a Bruxelles, per favorire
l’avvento del servizio europeo di telepedaggio.
La Commissione trasporti del Parlamento europeo ha infatti approvato
a larghissima maggioranza un dossier sul telepedaggio unico che
permetterà ai camion di viaggiare sulle autostrade dei paesi UE con un
solo apparecchio rilevatore.
Già nei mesi scorsi era giunto l’accordo tra le società di Spagna, Francia,
Portogallo, Belgio e Italia per l’utilizzo di dispositivi OBU (On Board Unit,
come il nostro Telepass) operativi in tutte in queste Nazioni.
Ma nel futuro il sistema verrà adottato a livello continentale, in modo
da rendere omogenei gli impianti di tutti gli Stati membri – spesso non
compatibili – sia dal punto di vista normativo che tecnologico.
Prima però di entrare in vigore, la direttiva dovrà passare dal Parlamento
Europeo ed essere negoziata con gli Stati membri, quindi le tempistiche
per l’implementazione del sistema completo sono ancora incerte.
«Il telepedaggio unico europeo farà risparmiare milioni di euro a cittadini e
imprese – ha dichiarato l’eurodeputato di Forza Italia-PPE, Massimiliano
Salini, relatore del dossier – Parliamo in particolare di 370 milioni di eurol’anno
per chi utilizza le autostrade UE, mentre le aziende che gestiscono
tratti a pagamento potrebbero recuperare ogni anno 150 milioni di euro di
pedaggi non versati da utenti di altri Paesi europei».
«Purtroppo ancora oggi, nel mercato unico più evoluto del mondo, gli
autotrasportatori sono costretti a dotarsi di sei o sette diverse apparecchiature
di bordo per effettuare i pagamenti autostradali – ha aggiunto Salini – Col
nuovo sistema invece le tecnologie di telepedaggio stradale che l’Europa è
disposta ad accreditare (unità di bordo con tecnologia microonde,
satellitare e comunicazioni mobili) potranno convivere sul mercato e gli
operatori che vorranno offrire un servizio di telepedaggio in uno Stato Ue
dovranno renderlo applicabile anche negli altri».
La Commissione trasporti ha poi deciso di introdurre il bollo
“chilometrico” per i veicoli pesanti che dovrebbe sostituire
l’attuale Eurovignette.
Per questo eurobollo si terrà conto non solo della
tipologia del mezzo (pesante o leggero), ma anche del chilometraggio, in
base al principio che «chi inquina di più paga di più».
La proposta è di introdurre il parametro della distanza percorsa dal 2026
per i mezzi leggeri e dal 2023 per i veicoli pesanti e furgoni merci di
oltre 2,4 ton.
Agli Stati membri verrà chiesto di stabilire tariffe correlate alle emissioni
di CO2: i camion a emissioni zero dovranno essere del 50% inferiori rispetto
alla soglia minima.
Fonte: www.uominietrasporti.it
Pubblicato il 28/05/2018
